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Mou, il silenzio è d’oro. A Lecce per sognare un weekend al 2° posto

Mou, il silenzio è d’oro. A Lecce per sognare un weekend al 2° posto - immagine 1
L’obiettivo Champions diventa lo spartiacque non solo stagionale ma di un progetto. Che, senza la possibilità di giocare la competizione per club più prestigiosa, rischia d’interrompersi a giugno

Redazione

Il nuovo step della Roma è semplicemente il prossimo match. Oggi pomeriggio contro il Lecce servono i tre punti per tenersi stretto il terzo posto. Inutile pensare al Salisburgo, prossimo avversario in Europa League o addirittura alla corsa Champions, foriera di possibili spiragli per la permanenza futura di Mourinho. Che, come spesso accade, ha deciso di restare in silenzio alla vigilia, all’indomani della conferenza di Pinto. Va dato atto al gm portoghese - scrive Stefano Carina su 'Il Messaggero' - di aver ormai capito quale sia la chiave comunicativa per uscire indenni a livello mediatico in questa città: sorridere, utilizzare toni soft, prendersi qualche responsabilità per poi raccontare verità e fare in modo di renderle più dolci. Al di là del ping-pong mediatico, l’impressione che i 3-4 anni citati dal gm José non li abbia. E come lui Dybala. A scanso di equivoci: l’argentino sta bene a Roma ma a 29 anni vuole capire se il progetto di crescita che gli è stato prospettato la scorsa estate avrà un seguito. Bene o male quello che chiede Mou. Per questo motivo l’obiettivo Champions diventa lo spartiacque non solo stagionale ma di un progetto. Che, senza la possibilità di giocare la competizione per club più prestigiosa, rischia d’interrompersi bruscamente a giugno.

La Roma arriva a Lecce in zona Champions con 8 punti in più rispetto alla passata stagione e forte del fatto di aver trovato il gol nelle ultime 19 sfide di Serie A contro i salentini, realizzando una media di 2,4 reti a incontro. Da una parte la Roma è la squadra che ha segnato più gol in percentuale da palla inattiva (43% - 12/28); dall’altra il Lecce ha incassato il 42% delle sue reti da palla ferma, in percentuale più di qualsiasi altra formazione del campionato. Dybala, invece, in tre partite contro il Lecce (2 con la Juve, una con la Roma) ha sempre trovato la via della rete.