Monchi, nel giorno della sua presentazione, parte da presupposti diversi da chi lo ha preceduto. Questo lo fa notare molto elegantemente lo stesso ds spagnolo, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, senza dare pubblicamente colpe specifiche a Sabatini: "Il problema non è vendere ma comprare male, non solo per la Roma ma per tutti. Non sono venuto da Siviglia per non vincere".
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La doppietta del ds: inchioda Spalletti e conferma De Rossi
Monchi: "Chiederò a Lucio di restare alla Roma. Con Daniele la voglia e l’interesse delle parti è lo stesso: continuare insieme"
La mission di Monchi, invece, è vincere cercando sì di guadagnare ma di evitare spese assurde, quindi di spendere male. E il passato è sistemato. "Non credo che ci siano calciatori incedibili: ci sono giocatori importanti e meno importanti. La Roma non deve vendere: analizzerà tutte le offerte che arriveranno in termini economici e sportivi e le valuterà. La Roma non ha un cartello al collo con scritto “qui si vende”, ne esiste uno con scritto “si vince”.
Monchi è arrivato a Roma e subito si è trovato in mano la patata bollente Totti e in conferenza stampa ha preso posizione. Poi ne ha altre due non male da gestire: una si chiama Spalletti, l’altra De Rossi. Sul tecnico ha adottato la strategia della tensione, sempre usando lo zuccherino. "Per venire alla Roma, i pro erano diversi: uno di questi era proprio Spalletti. Avevo voglia ed entusiasmo di lavorare con lui. È un allenatore molto importante. Cercherò di realizzare questa possibilità e conservo la speranza che possa continuare con noi. Ci proverò e capirò. Ho questa voglia e entusiasmo". In questo modo, dicendolo pubblicamente poi, Monchi obbliga il tecnico a uscire allo scoperto, comunicando la sua decisione.
Un altro punto nodale è il rinnovo del contratto di De Rossi che, come noto, sta per scadere. Lasciarsi sfuggire a zeroeuro De Rossi sarebbe da folli, per dirla alla Monchi «da imbranati», perché "la voglia e l’interesse delle parti è lo stesso: continuare insieme. Ho conosciuto Daniele ed è un ragazzo fantastico e cercheremo di raggiungere questo obiettivo comune". Non sarà una questione solo di spicci, ma pure di opportunità, tanto per non passare da fessi.
Prima della conferenza stampa di presentazione, Monchi ha ricevuto a Trigoria Giampiero Pocetta, procuratore di Defrel e Pellegrini, ora al Sassuolo. Il centrocampista tornerebbe volentieri nella capitale, ma è spaventato dall’idea di non giocare troppo, ora che sta entrando nel giro della Nazionale e si appresta a vivere la stagione pre mondiale. Ciò che appare sicuro è che la Roma vorrebbe riportarlo a Trigoria, lui tutto questo entusiasmo non lo mostra. Poi c’è la questione Kessie, che Monchi in conferenza ha trattato così: "È un ottimo calciatore che la Roma segue e sul quale ha ottime referenze. Lo conoscevo già e vedremo che succederà. Siamo solo all’inizio e poco altro posso aggiungere". La Roma ha un accordo con l’Atalanta, procuratore alza il tiro e tratta forte con il Milan. Il rischio di perderlo c’è. Ma oggi arriva a Roma, presidente dell’Atalanta, Antonio Percassi.
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