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Il Messaggero

Il maghetto Le Fée: jolly per De Rossi

Il maghetto Le Fée: jolly per De Rossi - immagine 1
Ha come punti di riferimento calcistici Iniesta e De Jong e questo dovrebbe lasciar intendere che tipo di calcio predilige
Redazione

Giudicare Le Fée dai numeri - 0 gol e 1 assist - della sua ultima stagione al Rennes, non gli rende giustizia. Perché basterebbe tornare indietro di un anno e le 5 reti (una delle quali nella clamorosa vittoria per 3-1 sul campo del Psg) e altrettanti assist al Lorient, regalerebbero un'altra percezione di questo ragazzo classe 2000, nato e cresciuto nelle giovanili del club bretone, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Zozo il maghetto, come è soprannominato in patria, è il calciatore destinato a cambiare il passo del centrocampo della Roma, compassato e monocorde. Ha come punti di riferimento calcistici Iniesta e De Jong e questo dovrebbe lasciar intendere che tipo di calcio predilige. Calciatore dall'infanzia difficile (la mamma Katia lo ha cresciuto praticamente da sola, donandogli anche il cognome visto che il papà era in carcere per reati violenti prima di togliersi la vita nel 2021) che fa della tecnica e della rapidità i suoi punti di forza, Le Fée, destro naturale che sa calciare anche con il mancino, è uno che non si spaventa quando è sotto pressione e gli viene consegna-to il pallone dai compagni. Chi pensa per i suoi trascorsi da trequartista possa essere un regista, non lo ha inquadrato a pieno. Può farlo, per carità, ma Enzo è perlopiù una mezzala e paradossalmente - visto il fisico non certo da corazziere (173 centimetri) - un mediano (127 i palloni recuperati nell'ultima Ligue 1 ai quali vanno aggiunti i 35 contrasti vinti) dai piedi buoni.