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La Roma, che in campionato tra alti e bassi è comunque lassù con le grandi, oggi è già a un bivio, il primo della stagione: a Glasgow controi Rangers si gioca le ultime chance di indirizzare la qualificazione agli ottavi senza passare dagli imprevedibili playoff. Gasp arriva in Scozia con un altro problema, che si somma agli altri: non c'è Bailey, vittima di un altro infortunio muscolare. Non resta che Dovbyk, assistito da Pellegrini e Soulé. Con El Shaarawy pronto a intervenire e pure lui arrugginito in panchina nelle ultime partite. Vincere - scrive Alessandro Angeloni su 'Il Messaggero' - non è un'impresa titanica, contro una squadra che al momento ha solo lo stadio a mettere paura, quell’Ibrox che, a volte, tremare il mondo fa. Ma la trappola è dietro l'angolo, specie quando si viene da queste parti, dove il meteo gioca sempre a favore di chi ospita. Piove, da ieri, ed è un classico qui. Le prime otto posizioni in Europa League, che danno accesso diretto agli ottavi, non sono inaccessibili (serviranno dodici punti più o meno): la prima è il Midtjylland a punteggio pieno (9 punti), prossima avversaria della Roma all'Olimpico, l'ottava è il Brann, in compagnia di Celta Vigo, Aston Villa, Lilla, Go Ahead Eagles, Young Boys, Fenerbahce e Porto a sei. "Bisognerà vincere almeno tre delle prossime cinque partite", fa i conti Gasperini e per le prime otto posizioni. Forse, di punti ce ne vorranno 14/15. Qualche qualche dubbio di formazione: Ndicka-Hermoso, Celik alto o tra i centrali.
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