Ferguson vola, Wesley si ferma

Due facce della stessa medaglia. Da un lato Ferguson, due gol in nazionale con l'obiettivo adesso di sbloccarsi anche in campionato con la Roma. Dall'altra il sorriso contagioso di Wesley che l'altra notte è rimasto a guardare i compagni perdere contro la Bolivia. Il problema è legato ad un'infiammazione al ginocchio sinistro. In giornata sarà sottoposto agli esami strumentali. Anche se da Trigoria e dall'entourage del ragazzo non trapela grande preoccupazione, l'impressione è che contro il Toro, possa giocare Rensch. La Roma ha la grande occasione di presentarsi al derby a punteggio pieno. Prima, però, c'è l'ostacolo granata. Le incognite dovute alle partite dopo la sosta - ricorda Stefano Carina su 'Il Messaggero' - sono dietro l'angolo anche per un tipo navigato come Gasperini che negli ultimi anni non ha avuto mezze misure. Su 16 partite dopo gli impegni delle nazionali, ne ha vinte 9 (61%), pareggiata 1 (6%) e perse sei (33%). Nella testa di Gasp, in previsione di domenica, c'è la volontà di cambiare il meno possibile. Davanti ancora di meno visto che Ferguson, almeno in nazionale, sembra aver ritrovato quel feeling con il gol che a Roma deve ancora dimostrare. Due reti in altrettante partite, contro Ungheria e Armenia, a fronte di un rendimento da parte di Dovbyk abbastanza anonimo. Con Ferguson a guidare l'attacco, l'unica novità rispetto alle prime due partite sarà l'impiego di Dybala dal 1' a sinistra, come accaduto nella ripresa a Pisa. Paulo sta bene, ha almeno un'ora nelle gambe. In mezzo conferma in vista per Koné e Cristante. A partita in corsa possibile spazio per Pellegrini e Tsimikas.