Ci riprovano. Stavolta più per necessità che per scelta. Dopo Siviglia e Genova, Belotti e Abraham troveranno spazio anche a Helsinki. Tra i due, a soffrire maggiormente, è l’inglese costretto per caratteristiche ad allargarsi, venire incontro al pallone, lasciando la profondità all’ex granata. Ruolo che ad Abraham sta stretto. Anche perché un attaccante si misura con i gol e i 2 segnati sinora non solo gli hanno fatto perdere posizioni nella Roma ma anche appeal in nazionale a tal punto che nelle ultime due uscite in Nations non ha racimolato nemmeno un minuto. Dybala non c’è, Zaniolo nemmeno. Tocca a Tammy e Belotti spingere la Roma a Helsinki, per poi giocarsi l’all-in la prossima settimana all’Olimpico contro il Ludogorets.
Il Messaggero
Belotti-Tammy atto terzo
Due gol ciascuno ma minutaggi opposti. Abraham - sottolinea Stefano Carina su 'Il Messaggero' - ha collezionato in stagione 951 minuti (775 in campionato e 176 in Europa); Andrea più o meno la metà 555 (278 più 277). Ne conviene che la media-gol veda Tammy viaggiare ad una rete ogni 460 minuti (5 partite) mentre il Gallo una ogni 277,5 (3 gare). Quello che sorprende è però l’indice di pericolosità dei due. Nei dati messi a disposizione dalla Lega di serie A, Tammy pur avendo tirato 28 volte, è stato protagonista (tra creazione e conclusione) di appena 12 azioni da rete, preceduto da Dybala (19) che non gioca ormai da 20 giorni e Pellegrini (27). Belotti è nei bassifondi della rosa, a quota 6, tallonato da Mancini. E questo si riflette inevitabilmente nei gol segnati dalla squadra. Sono 19, comprese le coppe, in 15 gare, rispetto ai 32 della passata stagione. Serve invertire la tendenza.
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