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Velenopoli, “Roma aiutata”. E scoppia il caos

Dopo gli episodi di Roma-Sassuolo il popolo bianconero insorge: «E accusano noi». La bagarre viaggia sui social network.

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Chi di polemica ferisce, di polemica - prima o poi - perisce. E’ la dura legge del gol, anzi del rigore, l’icona dell’aiutino arbitrale, che una volta è «scandalo» e un’altra è «situazione interpretabile». Questione, come sempre, di punti di vista. E quelli dello juventino e del romanista, da sabato sera, si sono curiosamente invertiti. A pochi giorni dalla sarcastica allusione di Rudi Garcia («La Juve è prima e sappiamo tutti in che modo»), l’arbitro Irrati di Firenze ha ribaltato la prospettiva del dietrologismo, concedendo un rigore «generoso» nelle interpretazioni più favorevoli, «inesistente» secondo i moviolisti più severi. E anche il secondo gol del salvifico Ljajic non sfugge al moviolismo più spinto, data la posizione «dubbia» di Florenzi, sulla quale ha avuto molto da ridire anche il romanista Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo.

PELUSO ALL'ATTACCO - E dopo una notte di rodimenti per la storica vittoria sfumata in modo rocambolesco, anche Federico Peluso ha detto la sua attraverso Twitter, la piazza globale dove si litiga in 140 caratteri. Nel pensiero del difensore neroverde, fino allo scorso anno alla Juventus, ci sta anche una faccina con le gote arrossate e gli occhi strabuzzati, qualcosa a metà fra lo stupore e il rammarico. «Con la Roma non sono fortunato, l’anno scorso mi hanno annullato un gol regolare. Ieri ne hanno regalati due irregolari. E’ colpa del SISTEMA?». E l’abuso di maiuscole, in questo caso, è un allusivo riferimento alle parole di Morgan De Sanctis, uno che negli ultimi anni non s’è fatto mancare niente quanto a polemiche con la Juventus. Qualche mese fa, infatti, il portiere gialorosso aveva spiegato che la Juve «è più forte grazie al sistema Italia». Mentre Peluso, a gennaio, si era visto annullare un gol, segnato con la maglia della Juventus alla Roma nei quarti di Coppa Italia. Gol che, molto probabilmente, sarebbe stato da convalidare (secondo Tagliavento il cross di Isla aveva varcato la linea di fondo, ma le immagini tv avevano sostanzialmene smentito la decisione).