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Uva: “La Uefa non si è mossa in ritardo. Priorità ai campionati, con le date si può sforare”

Il vicepresidente: "Non si può dare una data per il ritorno al calcio giocato. Europei? Abbiamo fatto un sacrificio a beneficio del sistema"

Redazione

Il vicepresidente della Uefa Michele Uva ha raccontato in un'intervista a "Tuttosport" come il calcio europeo sta cercando di superare dovuti alla pandemia da coronavirus. Ecco uno stralcio delle sue parole.

Come sta reagendo il Paese inteso come azioni del Governo e risposta degli italiani?

Dopo le fasi di confusioni l’Italia si sta dimostrando compatta. Nei momenti di difficoltà noi italiani ci cimentiamo.

Quando si tornerà a tirare calci al pallone?

Non è possibile dare una risposta e chiunque lo faccia, lo fa in maniera emotiva o per trarne un vantaggio.

L’Uefa quando ha compreso a pieno che era scattato l’allarme rosso?

Non ci siamo modi in ritardo, il 17 marzo abbiamo cercato l’unanimità e l’abbiamo trovata grazie al lavoro che precedentemente avevamo fatto.

Avete spostato l’Europeo al 2021, che manifestazione si aspetta?

In cui il piacere dei tifosi di sentirsi tutti europei sia ancora più forte. Quest’anno abbiamo fatto un sacrificio a beneficio del sistema calcio europeo.

Per la conclusione della Champions League e dell’Europa League cosa sta pensando l’Uefa?

Abbiamo dato priorità al completamento dei campionati nazionali. Sul tavolo abbiamo diverse opzioni per lavorare armonicamente anche con lo sforamento delle date.