rassegna stampa roma

Un kolossal di rivalità e amicizia

Roma-Juve è una sfida che ha percorso la storia della Serie A, poi il Mondiale del 2006 ha creato lo zoccolo duro del calcio azzurro con una generazione di leader carismatici

Redazione

Roma-Juventus, stasera all’Olimpico, non è una partita, è un kolossal. Ed è una sfida generazionale. Per i ragazzi nati negli Anni 70, è il fuorigioco di Turone, poi il duello tra la Roma di Liedholm e la Juve del Trap, giunta fino al celebre Roma-Lecce del 1986. Con il nuovo millennio, la partita è però continuata, esattamente come se si trattasse di una serie tv: Totti e Batistuta da un lato, Del Piero e Trezeguet dall’altro. Fino ad oggi: Zaniolo contro Dybala, CR7 contro Dzeko, Sarri contro Fonseca. C’è stato tuttavia uno straordinario punto di incontro fra le due rivali eterne. La sera di domenica 9 luglio 2006, a Berlino, l’Italia di Marcello Lippi vinse il Mondiale contro tutto e tutti. Con 8 giocatori di Roma e Juve sui 14 totali utilizzati quella sera.

Quel gruppo, specie Totti e Buffon, era cresciuto insieme nel corso degli anni azzurri, racconta Matteo Marani su 'Tuttosport'. E in qualche maniera non si è mai perso, è rimasto legato, tenuto insieme da qualcosa in più di una chat. Questo nei giorni in cui ha lasciato il calcio Daniele De Rossi: carismatico, fortissimo, De Rossi ha unito la qualità del gioco all’enorme temperamento. De Rossi, come Totti, come Buffon, come gli altri iridati Gattuso e Pirlo, si è saputo conquistare il rispetto delle persone. È stata una generazione magnifica, quella che conquistò Berlino. Spessore umano, coesione del gruppo, umanità e orgoglio. Quei ragazzi, diventati uomini e padri di famiglia, con la loro amicizia ribaltarono la situazione. Gigi Buffon è ancora in campo, a togliere polvere dal monumento. Esponente lui e Totti, Del Piero e De Rossi, di una generazione che non ha avuto eredi e che è stata molto bianconera e giallorossa. Molto Roma-Juve.