Un tiro alla fune in cui i due contendenti, non riuscendo a spostarsi l’un l’altro e mettendo le mani sempre più avanti sulla corda, dovrebbero alla fine incontrarsi. E stringersele, le mani, per suggellare il passaggio di Daniele Rugani dalla Juventus alla Roma. I due avversari del tiro alla fune sono il direttore generale bianconero Fabio Paratici e il direttore sportivo giallorosso Gianluca Petrachi, ciascuno determinato a chiudere l’operazione alle condizioni migliori, facendo leva sulle necessità dell’altro, scrive Tuttosport.
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Tiro alla fune Rugani. Ma il tempo… spinge
Petrachi fa leva sulla necessità bianconera di sfoltire e chiede il prestito. Paratici conta sul bisogno giallorosso di un centrale e punta a monetizzare
Forte della necessità della Juventus di sfoltire la rosa e nello specifico di cedere un difensore centrale, la Roma vorrebbe concludere con un prestito senza obbligo di riscatto. La società bianconera, da parte sua, contando sull’esigenza dei giallorossi di acquistarlo, un centrale, vuole monetizzare: è disposta a un prestito con obbligo di riscatto o all’inserimento di giocatori, ma vuole la certezza di poter iscrivere nel prossimo bilancio la plusvalenza realizzata con Rugani. Pronta a garantire una plusvalenza anche alla Roma acquistando i giovani Alessio Riccardi (centrocampista del 2001 che ai bianconeri piace moltissimo) e Zan Celar (attaccante sloveno del 1999 in prestito al Cittadella), ma magari non alle valutazioni dei giallorossi, che per Riccardi chiedono 10 milioni. In prestito gratuito, semmai, secondo un’indiscrezione delle ultime ore la Juve avrebbe offerto Mario Mandzukic, il cui ingaggio (5,5 milioni più bonus) non è però compatibile con il bilancio giallorosso.
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