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Tavecchio: “Juve, via il Tar e si parla di tutto. Conte? Credo che resterà”

"A Conte manca la quotidianità del campo, ma nel confronto franco che abbiamo avuto non ha mai pronunciato la parola dimissioni"

Redazione

Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano di Torino. Queste alcune delle sue parole:

FUTURO CONTE - "All'inizio volevo creare una cantera di allenatori, con Guidolin o Zeman come guru e Cabrini vice. Poi è scoppiata la situazione Conte e ne abbiamo approfittato. Non l'abbiamo strappato a nessuno. A lui manca la quotidianità del campo, ma nel confronto franco che abbiamo avuto non ha mai pronunciato la parola 'dimissioni'. Addio prima dell'Europeo? Credo che resterà. Dire che il ct fa interventi massicci in allenamento sui calciatori non va bene".

BALOTELLI - "A me non dispiacerebbe se Balotelli tornasse in Italia. Come calciatore è straordinario, per il resto... Ci manca un personaggio. Forse Conte sarebbe l'ideale".

CASO ORIUNDI - "Quella che ha investito Eder e Vazquez è una polemica ridicola. Se uno ha il doppio passaporto non esistono problemi".

RAPPORTO CON LA JUVENTUS - "Io sono stato uno dei pochi interisti che non si è mai offeso quando la Juve vinceva. Il problema è quell’azione al Tar… Come si può andare a pranzo con chi ti ha chiesto 443 milioni di danni? I nostri avvocati mi hanno detto che non hanno chance di vincere. La Figc non deve nulla alla Juventus, la Federcalcio fallirebbe. Controcausa? Solo in extremis. Per quanto riguarda le telefonate, un conto è farle per protestare, un altro farlo per combinare gli accordi. La Cassazione ha stabilito che c'è stato un procedimento doloso da parte di due dirigenti della Juventus".

QUERELLE MAROTTA-LOTITO - "Ritengo molto grave l'offesa di Lotito a Marotta. Lotito è stato immediatamente sanzionato, ma la richiesta di Marotta di adire le vie legali è arrivata a procedimento già aperto e in questi casi non viene concessa l'autorizzazione. Lotito è un vulcano, folkloristico, è un interlocutore privilegiato ma ora gli ho parlato e sta al suo posto".

CAOS PARMA - "Vi do una notizia che finora non è mai uscita: a novembre ho chiamato Ghirardi e gli proposi di chiedere un concordato extra-giudiziario per restare almeno in Serie B. Poi, capii che non c'era più niente da fare. Sul debitò del Parma mi parlò di cifre della metà rispetto a quelle poi emerse. Come finirà? E' un punto di domanda. Per restare in B devono essere pagati 75 milioni di debito sportivo. Non temo altri casi Parma nel prossimo campionato. Penso a una Serie A a 16-18 squadre e una B a 20, bloccando i ripescaggi in Lega Pro e senza deroghe per gli stadi".