Tuttosport

Sabatini: “Mourinho ha trasformato la vittoria da possibilità a necessità”

Sabatini: “Mourinho ha trasformato la vittoria da possibilità a necessità” - immagine 1
L'ex Ds: "Tanti successi li ha strappati all’ultimo minuto perché nella testa dei giocatori ha fatto entrare la mentalità vincente"

Redazione

"La Roma farà ancora un salto di qualità, Mourinho ha già realizzato un’opera eccezionale per un club: ha trasformato la vittoria da possibilità a necessità.  - dice Walter Sabatini, ex ds giallorosso, intervistato da Tuttosport - Tanti successi li ha strappati all’ultimo minuto perché nella testa dei giocatori ha fatto entrare la mentalità vincente. Non dovranno perdere Abraham, poi potranno crescere ancora: la Roma ha imboccato una strada molto positiva".

Su Matic:

"L’ho rincorso come un matto. Ma avevo la sfiga, si fa per dire, di essere un dirigente del Palermo. L’agente, ai tempi un ragazzo giovane, me lo ha negato con mio grande dolore: ha personalità, carisma. precisione nella trasmissione della palla, spero abbia la tenuta fisica perché qualche anno è passato pure lui. Ma se Mourinho lo ha preso sa che può garantire una buona condizione".

Su Pogba:

"È stato un rimpianto grande perché all’epoca fui pavido".

Su Ederson:

"La domanda è posta in maniera sbagliata. O meglio, è retorica. Non mi chiedo mai: è uno da Juve? O uno da Inter? O da Roma? Se un giocatore è forte, basta, è forte e buono per qualsiasi piazza. Se io a Roma mi fossi posto questa domanda, forse non avrei preso Alisson e Marquinhos, per dire. E se il Liverpool si fosse posto la stessa domanda magari non avrebbe preso Alisson e Salah, con i quali ha vinto la Champions. Io mi pongo solo una domanda: il giocatore è forte, vale? Se la risposta è sì, vado avanti, senza pensare alla squadra. Se ho dubbi allora mi fermo".

Su Zaniolo:

"Cosa sarebbe meglio per lui? Questo lo sa lui, con la sua famiglia e il suo entourage. Io dico che dipende dal contesto tecnico-tattico. Dovrebbe privilegiare quello: essere in un posto dove sei la prima scelta, non un gregario. Altrimenti tanto vale restare dove uno è".