rassegna stampa roma

Roma col sogno Kean

Kalinic ha deluso Fonseca, si cerca un attaccante da affiancare a Dzeko: Petagna non infiamma, Pinamonti è più in prospettiva

Redazione

Più delle parole, contano i fatti. E se Kalinic - al netto dell'infortunio - ha sinora racimolato 76 minuti in campionato e 106 in Europa League, parlare di bocciatura non si esagera. Anche perché, quando avrebbe potuto giocare con Dzeko non al meglio, Fonseca gli ha preferito Zaniolo nella posizione di falso nueve. Il mercato di gennaio della Roma - scrive Stefano Carina su 'Tuttosport' - passa per la partenza del croato che grava sulle casse giallorosse per 3 milioni a stagione. Risparmiare sugli ingaggi dell'attaccante (che tuttavia non sembra intenzionato a partire prima di giugno), Juan Jesus (piace al Bologna) e Pastore (la Cina chiama ma lui non risponde), è l'obiettivo del ds Petrachi che si accontenterebbe anche di un arrivo in prestito. Petagna è stato offerto dall'agente, ma non ha infiammato Fonseca. Pinamonti viene ritenuto una carta di riserva, utile più in prospettiva. Llorente è stato offerto prima che Ibrahimovic dicesse sì al Milan e quando il Napoli sembrava ancora in corsa per lo svedese. Kean resta il sogno. Alle prime parole di Ancelotti che ha chiesto ai media inglesi di aspettare il ragazzo, sono seguiti 13 minuti contro il Burnley. Di questo passo, l'ex juventino rischia seriamente di perdere l'Europeo. In questa rosa estesa, non va dimenticato il profilo di Mariano Diaz. Probabilmente il più facile da prendere, chiuso al Real e smanioso di giocare. La sensazione è che ci vorrà molta pazienza.

Come del resto certifica anche la trattativa tra Pallotta e Friedkin. Dopo lo stallo delle scorse settimane, la trattativa tra i due magnati americani è ripresa, la conferma trapela dagli uffici di Viale Tolstoj, quartier generale giallorosso, dove viene avvalorata l’indiscrezione, precisando come i contatti siano ripresi in modo serrato. La volontà è chiudere a breve, preferibilmente entro il 31 dicembre. Friedkin offre 750 milioni, dai quali vanno defalcati i 272 milioni di debiti e i 150 della ricapitalizzazione già approvata