Nemmeno la partita di domani sera a Palermo contro l'Armenia sarà banale per l'Italia di Roberto Mancini, nonostante nessuna delle squadre abbia ormai più nulla da chiedere al girone di qualificazione. Il ct della Nazionale continuerà con l'inserimento di nuovielementi, riporta "Tuttosport". Un modo per gratificare il gruppo, ma anche e soprattutto una tattica per mantenere alta la tensione. Domani in porta giocherà Sirigu. In difesa possibile la rivoluzione totale con Di Lorenzo, Izzo, Romagnoli e Biraghi. A centrocampo Zaniolo e Mandragora dovrebbero giostrare intorno a Jorginho. Mancini sa che nella lista dei 23 restano pochi posti ancora disponibili. Tra i portieri solo uno tra Meret e Gollini affiancherà Donnarumma e Sirigu. In difesa gli esterni sicuri dovrebbero essere Florenzi, Emerson e Spinazzola, mentre in corsa ci sono DiLorenzo e Biraghi.
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Al centro intoccabile Bonucci ma si aspettano di conoscere tempi e modi di recupero per Chiellini che farebbe coppia con un Acerbi sempre più convincente, con il conseguente sacrificio di Romagnoli. In mezzo pochissimi dubbi: dietro al poker Barella-Jorginho-Verratti-Sensi crescono Zaniolo e Tonali. Resta un posto solo per il quale si candida Castrovilli, che ha esordito giusto venerdì. Infine l'attacco: Belotti e Immobile sono la coppia centrale perché Balotelli e Kean non garantiscono affidabilità. Mancini considera l'ex bianconero, ma le gerarchie sembrano definite con Chiesa, Bernardeschi, Insigne e uno tra ElShaarawy e Orsolini possibili riserve. Da tenere d'occhio Pellegrini e “l'innalzamento” dello stesso Zaniolo, che Mancini considera ormai attaccanti e che potrebbero garantire quella duttilità importantissima in una competizione corta e a rosa chiusa.
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