rassegna stampa roma

Difesa, esame ok. De Rossi stupisce «Sarò il migliore»

(Tuttosport-S.Bocchio) Ammettiamolo. La verifica era per tutta la squadra, ma lo era ancor più per la difesa. E non soltanto perché l’Italia aveva incassato reti (con parecchie critiche) nelle ultime tre amichevoli contro Uruguay,

Redazione

(Tuttosport-S.Bocchio) Ammettiamolo. La verifica era per tutta la squadra, ma lo era ancor più per la difesa. E non soltanto perché l'Italia aveva incassato reti (con parecchie critiche) nelle ultime tre amichevoli contro Uruguay,

Stati Uniti e Russia. Ma anche perché il reparto arretrato è stato anche quello più bersagliato dagli infortuni, tra il Chiellini claudicante nei primi giorni di ritiro e il Barzagli ferito, tenuto nel gruppo dopo essere stato a rischio taglio [...]. E' andata bene. Non solo: è andato bene, con riferimento a Daniele De Rossi, sul quale era puntata l'attenzione di tutti per l'arretramento di ruolo come avvenuto in stagione in alcune partite della Roma. Con una differenza sostanziale: quella giallorossa era una linea a quattro. Un leone, De Rossi. Come se non avesse fatto altro in tutta la sua carriera, tra anticipi, chiusure e botte. Peccato soltanto per il gol preso, ma contro il palleggio della Spagna non sempre le contromisure funzionano. DETTAGLI Cè qualcosa ancora da limare, perché il ct vorrebbe che De Rossi giocasse leggermente più avanzato rispetto a Chiellini e Bonucci . Ma sono dettagli, per lappunto, come sottolinea il romanista: «Lui ha visto meglio di me dalla panchina - osserva -, ora parleremo degli errori ma io sono abbastanza soddisfatto. Lavevo detto che sarei entrato come se avessi voluto diventare il difensore più forte del mondo, è una questione di mentalità. Non gioco mai cercando alibi, cerco di essere il più bravo anche in altre situazioni e mi metto dove mi viene chiesto. Provo ad adoperare la testa da centrocampista in una posizione da difensore. Certo che fare il terzino sarebbe complicato...». De Rossi parla con sicurezza, a fine gara, però ammette: «All'inizio ero un po timoroso, anche se avevo già provato con la Roma. Ma stavolta avevo davanti la Spagna, una squadra dal possesso palla straordinario, che però ha curiosamente segnato su una palla persa da noi. Però mi sono divertito, ringrazio Prandelli per la fiducia come ringrazio Luis Enrique che per primo ha capito che potevo giocare così. Ero convinto che avremmo ottenuto un risultato importante, cè la mentalità giusta per fare bene allEuropeo. Sempre in questa posizione? Perché no...».