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rassegna stampa roma

Ciccio Graziani ha rischiato di morire per un incidente domestico: “Fienga e Conti mi sono stati vicini”

L'ex centravanti poco più di un mese fa è caduto riportando numerose fratture a costole e vertebre: "Sono incavolato col Torino, non mi hanno fatto neanche una telefonata"

Redazione

La cosa più bella è che oggi Ciccio Graziani è tornato a sorridere. Qualche passeggiata nella sua Arezzo, un po’ di relax in famiglia e naturalmente quattro chiacchiere sul calcio tra gli amici al “circolino” e come opinionista in radio e tv. E però il Ciccio nazionale deve togliersi un sassolino dalle scarpe, di quelli che fanno male. Nonostante il terribile incidente domestico per il quale - poco più di un mese fa - l’ex centravanti rischiò di morire (riportò numerose fratture alle costole e alle vertebre, danni alla milza, gravi contusioni con ricovero in ospedale per 2 settimane e un’operazione chirurgica), la società granata non si è fatta sentire. Ha brillato per la sua assenza, quando sarebbe bastata una telefonata. "Io sono incazzato con questa società. Dopo il terribile incidente che ho subito rischiando la vita, il Torino non ha neanche pensato di farmi una telefonata. Una cosa che invece hanno fatto tante società di serie A dove io non ho neanche giocato. Neanche una chiamata, dal Toro", ha rivelato Ciccio Graziani a “Radio Sportiva”. E dire che in queste ultime settimane il suo telefono è stato caldissimo. "Mi ha chiamato anche il presidente della Federcalcio, Gravina. Pure la Fiorentina si è comportata davvero bene, mi hanno chiamato più volte Commisso e Antognoni - ha poi raccontato Graziani a Tuttosport. - La Roma si è fatta sentire con Fienga, numero uno della dirigenza. E Bruno Conti mi chiamava ripetutamente per sapere come stavo. Ci sono rimasto proprio male per l’atteggiamento e l’indifferenza del Torino".