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Atalanta-Roma, scontro tra due mondi opposti: dal fatturato alla stampa e il campo

La sfida di sabato sera sarà una lotta tra gestioni societarie del tutto differenti, in tutti gli ambiti

Redazione

Atalanta-Roma è una sfida tra due mondi, due gestioni societarie e due progetti sportivi totalmente diversi. Bergamo e Roma sono due pianeti opposti, 120mila abitanti contro quasi 3 milioni rappresentano la misura esatta di realtà agli antipodi. Come racconta 'Tuttosport', Atalanta e Roma sono diverse anche per natura della proprietà. Da una parte la famiglia Percassi che rimane uno dei pochi esempi di presidente appassionato e tifoso, mentre dall'altra si sta per formalizzare il passaggio di testimone da James Pallotta a Dan Friedkin, unamericano per un altro. Poi la questione stadio, con il Gewiss in corso di ristrutturazione e quello della capitale che ancora deve vedere l'inizio dei lavori. 

Il rapporto tra risultati del campo e fatturato è un altro dato che certifica la straordinarietà del progetto bergamasco: la Roma ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2019 con un fatturato complessivo di 380 milioni di euro e una perdita di 24 milioni di euro, l'Atalanta nel 2018 (bilancio relativo all'anno solare) è arrivata a 155 milioni di euro di fatturato con 25 milioni di euro di utile. E per il 2019, l'utile dovrebbe essere confermato con una crescita del fatturato atalantino fino a circa 200 milioni di euro.

Tornando al campo: Atalanta e Roma sono due squadre che segnano in modo nettamente diverso (61 reti per la Dea, 42 per la Lupa) e incassano reti praticamente allo stesso modo (31 l'Atalanta, 30 la Roma). Gasperini e Fonseca hanno filosofie di calcio diverse, scelgono moduli diversi e hanno pure a che fare con un numero e una tipologia di infortuni molto diversi. Inoltre l'approccio del responsabile tecnico della Roma Petrachi con la stampa e le critiche è diametralmente opposto rispetto a quello di Sartori o dei Percassi.