rassegna stampa roma

Vedi Napoli, ma di corsa

Pericolo incidenti, giallorossi in trasferta in aereo su consiglio del questore

Francesco Balzani

«Lo sport deve unire. Bisogna dimenticare il passato e costruire un nuovo modo di affrontare un incontro di calcio, con la massima sportività e con la possibilità di godere dello spettacolo. Poi chi vince vince, l’importante è che sia uno spettacolo bello come sanno fare queste due squadre». È l’appello rivolto dal presidente del Senato, Piero Grasso, durante il Processo del lunedì in vista di Napoli- Roma di sabato. Sulla stessa via dell’ottimismo e pacificazione anche il dg romanista Baldissoni: «Ci fidiamo del pubblico di Napoli, sarà uno spettacolo di sport». Mancano 4 giorni a Napoli-Roma, partita rovinata da quel maledetto 3 maggio quando l’assurda sparatoria a Tor di Quinto costò la vita a Ciro Esposito. In casa Roma la preoccupazione per la trasferta di Napoli è tanta e non basta il divieto di trasferta per i tifosi romanisti a scongiurare del tutto il pericolo incidenti. Su invito della Polizia e del Comitato di Sicurezza per le Manifestazioni Sportive, la Roma raggiungerà Napoli in aereo e non in treno (come ha sempre fatto) per evitare il più possibile contatti con i tifosi napoletani. «Non è una partita come le altre, inutile negarlo», ha ammesso ieri Marino, questore di Napoli. A testimoniarlo le lunghe file ai botteghini per un San Paolo che farà registrare il primo tutto esaurito della stagione e che speriamo ci risparmi striscioni come quello comparso domenica contro il Verona: «Napoli 1 Roma 2», con probabile riferimento alla morte di Stefano e Cristian De Amicis. Per evitare disordini in tribuna non saranno inoltre presenti i calciatori non convocati, nè  ex giocatori oggi opinionisti di radio o tv locali mentre il ritiro dei giallorossi sarà top secret. «Lavoriamo tutti i giorni affinché gare come questa possano essere aperte a tutti i tifosi. Il calcio deve essere un divertimento », ha aggiunto Baldissoni. La pensa così anche un doppio ex come Mazzone: «Invito i tifosi del Napoli a stare tranquilli. Sono due città splendide, ora in guerra per un fatto che non c’entra nulla col calcio. Porte chiuse? No, le partite vanno giocate coi tifosi».