«I soldi non sono stati e non saranno mai un problema tra me e la Roma». Dopo Sabatini e Baldissoni c'è voluto anche l'intervento di Totti per chiarire il ritardo su un rinnovo che però - come ha confermato ieri il ds romanista - «necessita solo di alcuni piccoli aggiustamenti sulla seconda vita di Francesco e arriverà tra due giorni oppure quando la squadra tornerà dagli Emirati».
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Totti, manca solo un si
Il capitano: "Il rinnovo non è una questione di soldi. Non lo è mai stata"
Quindi tra sabato sera e domenica quando a Roma potrebbe rivedersi Pallotta. Totti è un po' più cauto ma il sorrisone che sfodera prima di salire sull'aereo, che lo ha portato ieri sera ad Abu Dhabi dove domani (ore 18 italiane) si giocherà l'amichevole con l'Al-Ahly, è abbastanza chiaro: «Il rinnovo del contratto? Ancora niente, aspettiamo. Non è mai stato un discorso economico e mai lo sarà, mai parlato di soldi. Il ruolo da dirigente? Ho fatto solo una semplice richiesta, però la valutiamo insieme».
La richiesta è: un ruolo di campo (anche nelle giovanili o al fianco di Bruno Conti nella ricerca di talenti) e non solo rappresentativo. Il discorso sul futuro da dirigente di Totti però potrebbe essere posticipato alla prossima stagione, quella che vedrà Francesco per l'ultimo anno in campo. Un milione più bonus è la cifra accettata sin da subito dal capitano che chiuderà la carriera a 40 anni e lascerà quasi tutti i diritti d'immagine al club.
Non sarà quindi il denaro a dare la felicità a Totti anche se come diceva Marilyn Monroe: «Meglio piangere sul sedile posteriore di una Rolls Royce piuttosto che su quelli di un vagone del metrò».Ma coi soldi (e una posizione finanziaria netta consolidata al 31 marzo 2016 negativa per 152,1 milioni) deve fare i conti Sabatini per evitare le cessioni di Nainggolan e Pjanic.
Ieri il ds è tornato a parlare a margine della consegna del premio Ussi: «Con la Juve non c'è trattativa per Pjanic perché non vogliamo trattare. Chi lo vuole paghi la clausola. Miralem dice a Spalletti che vuole restare. Per me non è in vendita e non rientra nella manovra a coda di gatto maculato così come Nainggolan. Noi vogliamo acchiappare la Juve e per farlo vogliamo tenere tutti i migliori. L'obiettivo è non perdere i giocatori trainanti in questa fase. E poi integrare. Questa rosa ci ha dato molte soddisfazioni nel girone di ritorno e anzi ci ha creato qualche rammarico supplementare». Causato, si fa per dire, dall'impatto positivo di Spalletti che ieri a Roma Radio ha assicurato: «I tifosi possono stare tranquilli. La Roma sarà forte anche il prossimo anno. Bisogna però crescere caratterialmente».
Sarà d'aiuto Strootman, convocato ieri dall'Olanda per tre amichevoli tra il 26 maggio e il 5 giugno contro Irlanda, Austria e Polonia
(F.Balzani)
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