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Scontri di Champions. L’Uefa apre l’inchiesta

La commissione disciplinare esaminerà il caso nella riunione del 3 ottobre. La Roma risulta indagata per lancio di fumogeni, ma non per organizzazione insufficiente come emerso ieri su alcuni media

Francesco Balzani

L’Uefa indaga, ma la Roma non trema. Ieri, come previsto, l’organo di governo del calcio europeo ha aperto ufficialmente una procedura disciplinare sugli incidenti avvenuti all’interno dell’Olimpico (nel settore ospiti dello stadio) durante l’incontro Roma-Cska Mosca di Champions del 17 settembre scorso.

La commissione disciplinare esaminerà il caso nella riunione del 3 ottobre. La Roma risulta indagata per lancio di fumogeni, ma non per organizzazione insufficiente come emerso ieri su alcuni media. Il consueto report del delegato Uefa circa i criteri di “organizzazione generale prima del match” e “organizzazione generale prima e durante la partita” indica come “eccellente” il lavoro svolto dalla Roma in una scala che prevede quattro valutazioni: eccellente, ottimo, sufficiente e insufficiente. Il club giallorosso non rischia quindi la squalifica del campo bensì solo una multa.

Il Cska, invece, dovrà rispondere del comportamento razzista dei propri tifosi, di disordini provocati nello stadio (tra cui l’assalto al cordone degli steward), nonché di lancio di materiale pirotecnico. E in questo caso non basterà una multa bensì il divieto di trasferta ai tifosi russi per le prossime gare europee.