Poteva essere la sera del riscatto. Di Abraham, della Roma e anche di Mourinho dopo le critiche post derby, scrive Francesco Balzani su Leggo. È arrivato solo un pareggio, un brodino che si è raffreddato sul più bello. Dopo il gol di forza di Tammy a 10' dalla fine, infatti, è arrivato il pari di Pinamonti cinque minuti dopo.
Leggo
Occasione persa
Una punizione severa per una Roma che nel primo tempo aveva sprecato un'occasione d'oro con Shomurodov (preferito proprio ad Abraham) e ringraziato Patricio per gli interventi su Frattesi e Traorè. Mourinho stavolta sa bene con chi prendersela: "Abbiamo fatto una buona partita, con le nostre limitazioni ma una buona partita dopo due giorni tristi. Mi dispiace, perché lo sforzo della squadra è stata tradita da un atteggiamento di un giocatore... non so se posso dire la parola... Diciamo non professionale. Ha tradito tutti gli altri. Non ho parlato così di Ibanez contro la Lazio, perché l'atteggiamento era top. L'errore fa parte del gioco, l'atteggiamento non professionale e non corretto con i compagni mi dispiace. Ho avuto 16 giocatori in campo, mi è piaciuto l'atteggiamento di quindici. Uno non mi è piaciuto e l'ho detto. Ad Abraham ho fatto la domanda: perché questo atteggiamento solo e oggi e non sempre?".
Tutti gli indizi sul primo nome portano al subentrato Karsdorp, al quale sarebbe stato già ricordato in altre occasioni un atteggiamento non adeguato alle ambizioni del club e al quale il tecnico ha poi "consigliato di trovarsi una squadra a gennaio".
Considerazioni pesanti. E una classifica che ora non sorride più. Nell'ultima prima della sosta arriva il Torino, e può tornare Dybala: "Non so se debba giocare domenica per andare al Mondiale, ma in questa settimana avrà la testa più di la che di qua".
Non fa sconti Mou, non è più tempo. Intanto la curva (presente in massa a Reggio Emilia) ha scelto con chi stare e lo ha fatto con uno striscione inequivocabile: "Papponi in silenzio, Mourinho ad oltranza".
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