Influenza reciproca. Gasperini ha cambiato la Roma e la Roma ha cambiato Gasperini. L'allenatore la già in mente la squadra da schierare per la terza giornata di campionato: la stessa delle prime due, con l'eccezione di Paulo Dybala, pronto a tornare dal primo minuto a fianco di Soulé. Contro il Torino (domenica 14 all'Olimpico) non è ancora tempo di cambiamenti drastici. Le rotazioni - scrive Niccolò Maurelli su La Repubblica - possono attendere, come pure gli esperimenti che tanto avevano funzionato a Bergamo, dove il tecnico viveva di ballottaggi e rivoluzioni continue. L'imprevedibilità lascia il passo alle certezze, almeno fino a quando la Roma non sarà impegnata in Europa League. Due vittorie di fila per uno a zero, nel solco dell'ultima esperienza di Ranieri. Le goleade di Bergamo sembrano un ricordo lontano, non tanto perché il tecnico abbia cambiato filosofia di gioco, quanto per la rinnovata cura del reparto difensivo. Gasperini sa di non avere tra le mani la sua creatura definitiva. Non al momento, per lo meno. Vuole plasmarla con pazienza, senza forzare la mano, evitando scossoni. Gasperini sa quindi di poter lavorare con tutta la serenità possibile. Sente l'appoggio della società, la fiducia dei tifosi.
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