L’ultimo velo è caduto davanti agli occhi del maestoso San Siro: Inter e Roma sono diventate maestrine dell’antigol. O peggio: damigelle di corte e niente più, scrive Signori su Il Giornale. Ci vuol altro per essere regine del campionato. Distribuiscono calcio con parsimonia, quanto i gol. Entrambe hanno perso due incontri e nei match chiave (Juve e Lazio per la nerazzurra, Juve e Atalanta per la Roma) Milano ne esce meglio. Vero che la prossima sfida con la Sampdoria potrebbe restituire un po’ di colore alla faccia di Di Francesco, ma non è questo che il calcio italiano si aspettava da squadre destinate ad essere protagoniste.
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Inter e Roma le nuove maestre dell’antigol
La squadra di Spalletti non vince più dall’inizio di dicembre e le reti all’attivo ormai sono meno di una a partita. Quella di Di Francesco si è inceppata con un paio di settimane di ritardo
La Roma ci ha mostrato la bravura di un portiere, forse per compensare la perdita di uno dei migliori centravanti d’Europa. A Milano non stanno meglio: Suning ha promesso e non mantenuto. Avrà pur speso, ma conta il “più–meno” del costo-incasso. E il fair play finanziario è il miglior alibi.
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