Diretto e sincero. Si può criticare l'operato del g.m. Tiago Pinto ma non quello del dirigente che lavora per «lasciare una Roma migliore di quella che ho trovato». Punto per punto, riporta il Corriere della Sera, la versione di Tiago. «Zaniolo? Potevamo prendere più soldi: una settimana fa avevamo un'offerta più grande. Con tutto quello che è successo, però, siamo arrivati a questa soluzione che non è male per entrambe le parti».
Il Corriere della Sera
Pinto: “Mourinho conosce i paletti del mercato della Roma”
«Mourinho? Si cerca il conflitto tra me e lui ma noi lavoriamo per il bene della Roma. Non giochiamo in squadre diverse. Non abbiamo tutti i calciatori che vogliamo, conoscete i nostri paletti e i nostri limiti. Non abbiamo mai preso un calciatore che l'allenatore non voleva. I flop? Parlate sempre di Vina e Shomurodov: mi assumo tutta la responsabilità».
«Roma indebolita? Non sono soddisfatto, abbiamo perso tre giocatori e ne abbiamo portati due, anche se confidiamo nel recupero di Wijnaldum. Una causa è stata l'effetto Zaniolo. Venderlo prima ci avrebbe permesso un'operazione che sarebbe piaciuta a tutti e avrebbe rinforzato la rosa. Ziyech? Lo abbiamo contattato, ma non era lui. Solbakken? Mi dispiace sia fuori dalla lista Uefa ma fa capire che il Financial Fair Play è una cosa seria. Fare mercato così è difficile».
«Smalling e El Shaarawy in scadenza? Sono situazioni diverse. Chris decide da solo, fino a maggio; su Stephan decide il club. Karsdorp? E rimasto qui, sapremo presto se è a disposizione».
«Il futuro di Mou legato alla Champions? Non abbiamo bisogno di pressione extra sulla Champions. Sappiamo quanto è diverso giocarla o no. A fine stagione faremo i conti. Non dico che Mourinho, se non andiamo in Champions, va via al 100%. E nemmeno il contrario».
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