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ROME, ITALY - OCTOBER 18: AS Roma coach Gian Piero Gasperini during the Serie A match between AS Roma and FC Internazionale at Olimpico Stadium on October 18, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)
Gasperini e Sarri hanno ragione. Al primo è stato fatto un mercato non adatto al suo calcio, al secondo non è stato fatto mercato. Lamentarsi è umano, ma non può diventare il sottofondo di ogni dopo partita, scrive Luca Valdisserri su Il Corriere della Sera. Servono soluzioni perché il tempo è poco e altre squadre - vedi Bologna e in parte Atalanta - stanno recuperando terreno. La Roma vive una piccola crisi di rigetto. Il calcio di Gasperini ha caratteristiche precise, non in continuità con quello di Ranieri che tanti punti ha portato nella scorsa stagione. Qualche tifoso impaziente avrebbe già la soluzione: ridiamo la squadra al sor Claudio! Non sarà così perché c'è un progetto da costruire e Gasp è stato scelto per questo proprio da Ranieri. La Lazio è in una situazione ancor più complicata, perché Sarri ha detto chiaramente che per nessuna altra squadra avrebbe accettato di continuare il suo lavoro. Dare consigli a chi ha vinto Coppe europee e scudetti sarebbe un atto di enorme presunzione. Però tanti anni di calcio raccontato hanno lasciato due convinzioni. La prima riguarda la Roma: nelle difficoltà è meglio non esagerare con le variazioni. Wesley a destra, sinistra e per qualche minuto anche "braccetto" della difesa a 3 è un simbolo di confusione.
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