Ventisette minuti in campo - 19 nel match di andata in Portogallo con il Braga e 8 nel finale di Benevento, dove si era pure procurato un calcio di rigore poi tolto dal Var - e una manciata di allenamenti, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera.
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El Shaarawy, la carta in più della Roma
In meno di mezz'ora il Faraone ha conquistato Fonseca
Tanto ci ha messo Stephan El Shaarawya convincere Paulo Fonseca a fidarsi di lui: oggi i due saranno fianco a fianco in conferenza stampa alla vigilia della gara di ritorno dei sedicesimi di Europa League contro il Braga (domani sera alle 21 all’Olimpico, arbitra lo svedese Andreas Ekberg), che per il Faraone potrebbe segnare un nuovo inizio.
Dopo due spezzoni di gara in quattro giorni, infatti, El Shaarawy potrebbe aumentare il proprio minutaggio o addirittura ritrovare una maglia da titolare.
Domani sera potrebbe giocare al fianco di Pedro, alle spalle del centravanti (Dzeko o Borja Mayoral): che giochi il bosniaco o lo spagnolo, El Shaarawy cercherà di dare il suo contributo, magari tornando al gol che in giallorosso gli manca dal 5 maggio del 2019. Quel giorno segnò al Genoa l’ultimo dei suoi 40 gol (più 26 assist in 141 partite, comprese le ultime due con Braga e Benevento) con la maglia della Roma: in quel caso fece gol alla sua ex squadra. Un’altra, il Milan, potrebbe affrontarla domenica sera all’Olimpico, se Fonseca deciderà di dargli ancora fiducia: anche ai rossoneri ha già fatto gol due volte, sempre al Meazza.
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