‘RADIO PENSIERI’, SABATINI: “Con Lukaku la Roma può lottare per lo scudetto”

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio pomeriggio 104.5): “L'operazione Lukaku nasce un po' dalla disperazione della Roma, nata e portata avanti in questi ultimi giorni".

Giancarlo Padovan (Radio Radio pomeriggio 104.5): “Lukaku si è stufato di aspettare la Juventus, e vuole fare di testa sua come ha sempre fatto. Mi pare che lui preferisca l'Italia su tutti gli altri campionati".

Sandro Sabatini (Radio Radio pomeriggio 104.5): “Con Lukaku la Roma sta facendo una grande operazione. Prenderlo a zero è da applausi, e da portare Pinto e i Friedkin al Colosseo. E' il colpo numero uno di questa sessione di mercato. Con Lukaku la Roma può lottare per lo scudetto. Se in mezzo hanno messo anche Abraham che torna a Londra allora già è più comprensibile".

Ugo Trani (Centro Suono Sport/ Te la do io Tokyo - 101.5): “La situazione di Lukaku era chiara già a gennaio. È il giocatore che ti fa fare il salto di qualità definitivo, lo devi prendere. La rivolta social ha spinto definitivamente la Roma a buttarsi dentro un’altra trattativa. Se arriva Lukaku è merito dei tifosi".

Gianluca Lengua (Radio Radio pomeriggio 104.5): “Ho sempre detto che l’operazione Lukaku sarebbe stata possibile solo in prestito. La Roma deve fare un blitz velocissimo perché altrimenti se aspetta anche solo mezza giornata può inserirsi qualcun altro. Il progetto della Roma non era prendere Lukaku ma Scamacca o Morata. Lukaku e Renato Sanches sono dei grandissimi giocatori ma per rendere al meglio devono stare bene".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport/ Te la do io Tokyo - 101.5): "Il Chelsea ha aperto al prestito di Lukaku e la Roma è disposta a pagare l’ingaggio. L’unico ostacolo può essere un ritorno della Juve. Sono ore febbrili perché se arriva Lukaku si rivalutano un po’ tutti gli errori fatti. Oggi la percentuale del suo arrivo è un abbondante 60%. Domani massimo dopodomani potrebbe definirsi l’operazione scacciando così qualsiasi tipo di concorrenza. Ora ci sono tutte le possibilità per chiudere. Se Lukaku arriva a Roma, al 90% è merito di Mourinho".

Antonio Felici (Centro Suono Sport/ Te la do io Tokyo - 101.5): “Sono scettico sull’operazione Lukaku. Credo al fatto che la Roma ci stia provando ma resto sempre prudente. Lukaku è un giocatore allettante, qualcuno potrebbe svegliarsi all’improvviso".

Alessandro Austini (Teleradiostereo- 92,7): "Lukaku alla Roma sarebbe una specie di miracolo, una Roma che non riesce a prendere Scamacca o Zapata, ma prende Lukaku. Non lo paragonerei a Batistuta. La trattativa che porta al centravanti belga sarebbe una tipica operazione dei Friedkin".

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino – 104,5): “L'acquisto di Azmoun è una mossa per cautelarsi, anche dal punto di vista numerico ma non può essere l'ultimo acquisto come attaccante. E' un buon calciatore che in Germania ha fallito in modo clamoroso" 

Xavier Jacobelli (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma non deve e non può fermarsi ad Azmoun. Ci vuole un altro attaccante, alrimenti in attesa del rientro di Abraham non stai messo bene".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Penso che Azmoun sia un acquisto per tutelarsi al momento in attesa di prendere un attaccante nelle ultime ore di mercato. Non ti puoi presentare con un giocatore che tra l'altro è anche infortunato. A Verona per fortuna ritrovi due giocatori importanti come Dybala e Pellegrini".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Azmoun sarà anche un ottimo giocatore, me negli ultimi anni al Bayer Leverkusen non ha fatto vedere cose belle, al di là degli infortuni. Mi aspettavo di più. Certo, con gli attaccanti che la Roma ha trattato in questi mesi potresti riemirci un calendario. La Roma è piena di "se" e di "ma" e non è giuso per un club di questi livelli. A Verona non sarà facile. Sono convinto che Belotti si sia ritrovato"

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