Parte come un Frecciarossa, poi tira il freno per garantirsi lo sprint finale. Il brasiliano ha spiccate doti offensive ma come tutti (o quasi) i terzini di scuola carioca sa interpretare bene le due fasi. Vuole dimostrarlo e dopo un inizio all’arrembaggio si piazza dietro per occuparsi di Hallfredsson e Adnan. Si riaffaccia al 40’ mettendo sulla testa di Dzeko un bel pallone e nella ripresa per poco non bagna l’esordio con un autogol procurato. Non giocava a 4 dai tempi del Santos, ma il ruolo lo conosce bene. Chi si chiedeva: cosa ci fa la Roma con Peres? Avrà avuto una prima risposta.
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