Nel primo quarto d’ora si muove in verticale con la stessa frequenza di un koala in un giorno di sole. Al 22’ dà i primi segni di vita con un sinistro a giro che finisce di mezzo metro fuori poi si ripete con una bella percussione laterale. Ma arriva sempre in ritardo sui primi, secondi e terzi palloni. Rialza la testa e si guadagna un rigore furbo andandolo a segnare con grande freddezza. Poi c’è un supplemento di sudore. Tanto, troppo sudore. Poteva fare di più? Sì, ma è quello che ha dato di più.
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