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Roma-Palermo 1-2 LE PAGELLE Spolli e Doumbia: meteore dorate. Totti: cucchiaio a doppia cifra

L'ivoriano ancora una volta impalpabile. Il fritto lo servono come al solito Nainggolan, Florenzi e Totti

Francesco Balzani

Si chiude male la stagione della Roma. Il gol di Belotti che ha punito una squadra già in vacanza è arrivato in contemporaneo con quello di Onazi che ha regalato la Champions alla Lazio. Poco da dire sulle prove dei singoli: male come al solito Astori, malissimo Ljajic e Doumbia. Il fritto lo servono come al solito Nainggolan, Florenzi e Totti.

SKORUPSKI 6: Nel bel mezzo della festa di fine anno riviene in mente quell’errore contro la Fiorentina nella sua ultima apparizione. Il ricordo ci spinge ad accartocciare il bicchiere e uscire dalla sala per prendere una boccata d’aria. La sua esperienza con la Roma probabilmente è finita quel giorno. Stasera non sbaglia nulla, e si concede pure due paratone su Maresca. Il rigore? Non se ne vede uno parato dai tempi di Doni, non chiedavamo tanta grazia. Incolpevole su Belotti.

FLORENZI 6: Ha tirato la carretta per mesi e mesi. Gli si può concedere qualche minuto rilassato. Nella ripresa aziona nuovamente il turno ed è l’arma più pericolosa della spuntata Roma di Garcia. Come al solito: meglio quando attacca che quando difende. Se ne ricorderà Sabatini in questa finestra di mercato?

SPOLLI 5: Con un milione e mezzo di euro puoi fare un giro intorno al mondo per un anno, avere Brigitta Bulgari per qualche mese nel letto, acquistare un loft a New York. O semplicemente colmare la distanza tra richiesta e offerta per il rinnovo di Nainggolan. La Roma ha deciso di usarli per il prestito di Spolli: una presenza, un rigore dubbio procurato, qualche sbandata su Belotti e una buona dose di sportellate. Sarà ricordato per questo. Meteora, onerosa.

ASTORI 4,5: Stesso nerbo della gara a San Siro contro il Milan. Regala sempre quella sensazione di suspense mista a inquietudine alla Twin Peaks. David Lynch potrebbe prenderlo in considerazione. Ci regala l’unica nota di merito nel finale quando salva di testa su Della Rocca

BALZARETTI 6: Nemmeno il tempo di riabbracciarsi dopo 567 giorni che è già arrivato il tempo di sfoderare il fazzoletto dalla giacca e salutarlo. La sua prestazione non poteva essere di alto livello anche se un paio di discese ci hanno fatto maledire l’anomalo e misterioso infortunio che ha compromesso la carriera del miglior terzino sinistro in rosa. Riapriamo il cassetto dei ricordi allora. Prendiamo il dvd di Roma-Lazio, riguardiamo dieci, mille volte quel gol e la corsa inzuppata da quelle lacrime. Buona fortuna, in campo o fuori.

PAREDES 5,5: Porta un po’ di whisky in una serata da the freddo in infradito sul terrazzo. Tanta garra, discreta tecnica, movimenti tattici rivedibili. Esce per infortunio al termine di una stagione anonima. (36’ Nainggolan 6,5: ferie anticipate? Macchè, si ritrova a correre su e giù per il prato dell’Olimpico e a servire l’assist vincente per Totti. Per l’ultima volta? Speriamo di no)

DE ROSSI 5,5: La verità l’ha detto dopo il derby: “a volte facciamo cagare”. Anche se stavolta la figuraccia è indolore. Di fronte a un Olimpico pieno però potevano fare tutti di più, anche lui.

UCAN 6,5: Più Ninetto Davoli che Lucio Battisti. Speriamo di trovarlo nell’Hit Parade il prossimo anno. I mezzi tecnici ce l i ha, deve mettere su un po’ di muscoli. Prestazione delicata con qualche lampo di pura classe. Perché ha giocato così poco anche quando Pjanic e compagni avevano muscoli e caviglie a pezzi? Misteri di Garcia.

LJAJIC 5: Al contrario degli orsi lui azzanna in inverno ed entra in letargo nel resto delle stagioni. Un film già visto a Firenze e l’anno scorso a Roma. Quest’anno l’alibi è stato il mal di schiena. Esce tra i fischi dopo l’ennesima grigia prova di fine primavera. (51’ Pjanic 5,5: Entra tra i fischi, un po’ meritati vista la discontinuità cronica. Non dimentichiamoci però che i sei punti contro Napoli e Lazio che valgono la Champions sono soprattutto merito suo)

TOTTI 6,5: Difficile andare a caccia dei 300 gol se la preda è lontana chilometri. Lui però è paziente, e con un cucchiaio d’altri tempi porta a casa la perla numero 299 e l’ovazione del suo Olimpico. E’ l’unico giocatore della Roma in doppia cifra. Il prossimo sarà quasi sicuramente il suo ultimo anno. Da lucciconi, anche se qualcuno già si sfrega le mani.

DOUMBIA 4: Segna un gol in fuorigioco. Ma la bandierina andava alzata al momento del suo acquisto. Impalpabile, pure quando gli rimbalza la palla in faccia. Fischi sonori, come nel giorno del suo esordio. Garcia nemmeno gli stringe la mano quando esce. (68’Iturbe 6: uno degli eroi del derby, sull’onda dell’entusiasmo crea qualche pericolo. Ammonizione pesante: salterà la prima giornata del prossimo anno)

GARCIA 5: Avrà pure vinto lo scudetto della serie A a 19 squadre, ma coi soldi spesi in estate e le premesse di inizio stagione (anche le sue) ci si poteva aspettare qualcosa di più che finire un punto sopra la Lazio di Lotito. La gara di stasera: zero tiri in porta. prima della perla di Totti. La partita più importante si giocherà giovedì a Londra. Ripartire con la massima fiducia tra tutte le parti è l’unico risultato da ottenere, altrimenti arrivederci e grazie. Fino al prossimo allenatore.

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