Roma-Midtjylland 2-1 LE PAGELLE: El Aynaoui Marrakech Express. Ghilardi promette bene

Poco o niente da annotare in un primo tempo in fa anche il libero staccandosi dall’area per anticipare Franculino. La ripresa si apre subito con una presa bassa e un calcione beccato da Osorio. Poi tira fuori una delle specialità della casa: uscita reattiva proprio su Franculino lanciato in porta. Nulla può sul gol di Paulinho. Per la prima volta ascolta il suo nome alla lettura della formazione titolare. Ripaga la fiducia a metà per un tempo mostrando quel senso dell’anticipo visto all’ultimo Europeo under 21 ma anche qualche incertezza palla al piede. Nella ripresa è la sua di fiducia a crescere in maniera pretotente. Va a chiudere più di una linea di passaggio. Tra un po’ lo ritroviamo anche dietro il bancone del bar di Trigoria a preparare i caffè. Dirottato a sinistra Mancio ha qualche perplessità in più ma garantisce comunque i movimenti giusti e la solita applicazione. Fino alla botta alla caviglia che fa tremare Gasp. Con quei guanti neri ci ricorda un altro difensore centrale di qualche anno fa che tutti conosciamo bene. Ovviamente nessun paragone ma dirige bene la difesa contro uno degli attacchi più temibili della competizione. Provvidenziale in tackle su Osorio a metà della ripresa. Una volta era un semplice impiegato, ora è salito ai piani alti e dal cilindro tira fuori pure assist come quello che porta al vantaggio. Il turco ci prova in altre occasioni, anche con un tiro bloccato dal portiere danese. Qualche errorino di troppo nel finale. (78’ Tsimikas sv) Sospiro in gola di mezza Roma dopo meno di un quarto d’ora a causa di un pestone di Diao nemmeno ravvisato dall’arbitro. Manu si rialza ma dopo dieci minuti è costretto a uscire a causa di un altro intervento non sanzionato. L’augurio è che sia solo dolore. (27’pt Cristante 6: il destino lo vuole sempre in campo. Solito ordine nel primo tempo poi si scioglie nella ripresa anche se non è dirompente) La crescita era evidente. Ma per far impennare il grafico serviva una perla come quella di stasera: tiro al volo e precisione estrema nel trafiggere Olafsson. Un gol che evidenzia anche il valore tecnico del marocchino bravo anche ad aggredire subito sulla trequarti quei palloni che potrebbero tramutarsi in future occasioni per gli avversari. Strappa pure il pallone che porta al raddoppio. Ha quella sana e rara sfacciataggine di provarci sempre e di non tirare mai indietro la gamba. Da scelte coraggiose però può nascere qualche errore (vedi l’occasione sventata da Svilar e non solo) anche perché Mbabu è un altro che non lascia poco al caso. Buca pure a destra sul gol dei danesi. Una sera non da Wesley Wild che abbiamo visto in questo mese, può capitare. O forse no. Serata felina per Mati che corre, soffia e prova a graffiare in più di un’occasione tenendo sempre alto il termometro danese in difesa. Le unghie le tira fuori al 50’ quando prova il solito mancino dalla distanza che stavolta fa la barba al palo prima di servire l’amico Dybala in profondità. Dei tre davanti è il più pericoloso. (62’ Ferguson 6: prova a cercare profondità ma entra in una fase della gara in cui bisogna pensare più a usare il fisico. Lo fa bene nel finale) Fascia al braccio per la prima volta quest’anno. E subito tentativi di intesa di qualità con Dybala. Un’intesa che procede a scosse e si vede chiaramente al 40’ quando proprio Lorenzo va vicino al raddoppio dopo uno scambio con la Joya. Nella ripresa cala leggermente di rendimento. (62’ El Shaarawy 7: ha una voglia matta di aggiungersi alla lista dei marcatori di quest’anno. Ci prova subito trovando però la risposta di Olafsson. Poi il gol arriva nel modo più semplice prima della traversa al 90’) La cura Gasp fa anche questo. Paulo torna in campo bruciando ulteriormente le tappe anche se non sembra correre come i compagni. Qualche ruggine c’è mascherata dai soliti colpi di classe soprattutto in fase di dialogo con Soulè e Pellegrini. Ora bisogna aumentare il chilometraggio e anche per questo Gasp lo tiene in campo fino a che non ha più. (78’ Bailey 6,5: ennesimo rientro. Stavolta condito da un assist facile facile per El Shaarawy e da altre belle intuizioni) Strada subito in discesa, ma non per caso. La Roma approccia bene contro una squadra a cui è difficile non concedere gol. E invece la rete la trovano proprio i giallorossi che schierano a sorpresa Dybala dal primo minuto. Poi si vede la gestione da grande squadra, una squadra che è meno spettacolare di quella vista in campionato ma che porta a casa tre punti pesanti. E ora arriva il bello…