Si parte, accaldati ed emozionati. Si arriva, sempre accaldati e un po’ ansiosi. Si passeggia per le vie di una città che ci vuole bene, si contano le ore e si guardano le ultime su formazioni e disordini. Poi si entra in quello stadio piccolo, troppo piccolo per contenere anche solo uno spicchio d’arancia della passione romanista. Ma l’effetto da brividi è lo stesso, molto più di quello cantato da Blanco a Sanremo. E’ il 25 maggio 2021, si gioca una finale europea. Roba che mancava dal 1990. E’ solo una Conference? Lo dice chi vince troppo, o chi non vince mai. La Roma non fa la solita Roma, stavolta non fallisce l’appuntamento. Il gol di Zaniolo, le lacrime di Mourinho, le esultanze folli tra l’Albania e una capitale che si riveste di giallorosso dopo anni di vuoto cosmico (quell’altri non festeggiano mica). E’ un giorno di festa, anzi sono giorni di festa. Non sottovalutateli.
pagelle as roma
Roma, il pagellone del 2022: Tirana e Olimpico la vera Joya. Pinto interrogativo
E' stato un anno intenso che ci ha lasciato una coda amara, ma pure un trofeo e tante soddisfazioni. Ecco i voti alla stagione romanista