In alcune tribù basta un dente di lupo per sentire misticamente la forza dei re del passato. La fascia da capitano, invece, non riesce proprio a rinvigorire Cristante. Almeno nella prima mezz’ora. Morbido su Shankarè, poco preciso in impostazione. Poi con il Cska meno audace ritrova quei metri davanti che gli occorrono per tornare con la mente alle glorie bergamasche (e azzurre).
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