Da oggi chiamatelo Kostas dei miracoli, da oggi amatelo come un fratello. Dimenticare gli errori del passato, e proiettarsi verso un profilo radioso. La faccia di Kostas durante l’inno Champions è tutta un programma. Pulito, attento, sempre sul pezzo contro Suarez e Messi. Rispetto ai suoi compagni di reparto non ricorre nemmeno alle maniere forti. La forza la mette tutta di testa all’82 quando scrive una pagina epocale della storia della Roma. Un gigante anche nel finale quando toglie le castagne del fuoco dall’area di rigore.
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