Numero dieci non lo è, almeno per Spalletti. Forse lo è stato, e forse tornerà a esserlo. Fenomeno vuole diventarlo ma deve sfruttare ogni alito di occasione. In avvio perde un pallone davanti alla difesa, poi fa vedere quello che sa fare meglio: due passaggi in profondità per El Shaarawy, il secondo finisce in rete. In quel momento dimentica l’apparecchio ai denti e le tante panchine, gli si illumina lo sguardo e fa vedere che proprio brocco non è. Si ammorbidisce nella ripresa, si demoralizza nel momento più delicato.
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