Perde la barba ma non il vizio. Quello di addormentarsi in alcuni momenti chiave provocando danni d’immagine a tutta la difesa. Deprecabile il “guardo ma non tocco” al 28’ che permette a Siligardi di ritrovarsi a tu per tu con Olsen. Poi si lascia ubriacare da Gervinho. Rifiata nel secondo tempo, ma lascia sempre la sensazione di precario equilibrio.
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