Il suo nome è il più acclamato, le sue lacrime le più dolorose da far seccare, il suo grido il più bello da sentire nelle notti di gioia e di tristezza. Paulo prende calci come al solito e prova a far salire una Roma stanchissima. Quando prova a concludere non è preciso. La caviglia fa ancora male, lui prova a far del bene e nella ripresa per poco non va a dama. Gliela impedisce Maresca e tutto quel sistema calcio che quest’anno ha massacrato la Roma. Ma sul finale arriva il lieto fine. Quel pallone pesa, lui lo insacca e vola sotto la Sud. La sua Sud.
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