Più basso, è meglio. L’uruguayano si concentra a mordere talloni e quant’altro a chi capita da quella parte. Lo fa con dedizione e pazienza, quella che non usa quando gioca palloni di pura frenesia e fastidio. Però rispetto a Milano ne combina poche e ne sbroglia tante. Fino a quei setti minuti di psicodramma collettivo.
pagelle as roma