La differenza con la Roma di Fonseca la si può leggere nel lavoro dei suoi terzini. Prima erano indispensabili per creare azioni pericolose, spesso espandendo il reparto difensivo a grottesche corse all’indietro. Ora la verticalità è un dogma che segue ogni calciatore. In fase difensiva c’è molto da migliorare però e al primo cross buono fa imprecare Abraham. Cresce nel finale.
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