Il tris lo mette come un dolce su una tavola dove c’era passata già tanta roba. A guardia di quel vessillo che ha sventolato per cinque volte di fila agli ottavi di finale. Non ha punti di riferimento, così deve alternarsi tra Wellbeck e gli altri che provano ad entrare a turno. Mancio stringe gli occhi e serra la mascella senza buttare via un pallone e confermandosi uno dei migliori difensori italiani.
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