Tante sorprese di formazione e partenza a ritmo lento, anzi lentissimo tanto che l’Helsinki va vicino al gol. Poi la Roma prende in mano il mestolo cercando di amalgamare un gioco che pian piano è diventato convincente. Ci riesce sfruttando l’alto valore tecnico e i calci piazzati di Pellegrini. Bastava anche un pari, ma l’ha voluta vincere dopo l’errore di Mancini. E soprattutto ha ritrovato Abraham. Per il resto rimandiamo i giudizi al 3 novembre.
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