Giornata da cani, nel senso che bisogna davvero soffrire. Prende calci e cerca spazi puliti per lucidare il pallone. Sono pochi, pochissimi. La fatica si fa sentire, i calci pure. E i muscoli dell’adduttore tornano a far male. Esce, e noi preghiamo. (24’pt El Shaarawy 6: esce la Joya, entra la voglia. Di essere ancora decisivo. Il Faraone in due minuti rischia di portare in vantaggio la Roma, poi usa la testa giusta in ogni tocco. Mai banale, sempre vivo. Nella ripresa però si divora uno dei pochi palloni serviti bene da Spinazzola)
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