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Roma-Milan, LE PAGELLE: disastro Cassetti-Josè Angel, cresce Pjanic

(di Daniele Petroselli) Ancora zero punti e un gioco che stenta a decollare. Tanti passaggi ma mai un’azione che possa far male agli avversari. I terzini il vero punto debole della catena, mentre davanti serve più inventiva.

Redazione

(di Daniele Petroselli) Ancora zero punti e un gioco che stenta a decollare. Tanti passaggi ma mai un'azione che possa far male agli avversari. I terzini il vero punto debole della catena, mentre davanti serve più inventiva.

Stekelenburg 5,5: la squadra gioca e gli altri, appena possono, la mettono dentro. L’olandese non è fortunato ma non riesce neanche ad essere decisivo come dovrebbe, vedi il raddoppio di Ibra.

Cassetti 4,5: tanta spinta davanti (nei momenti buoni) ma quando c’è da difendere il rendimento è di quelli da incubo. Si perde Nesta sul raddoppio e rischia la frittata ad inizio ripresa con un spalla a spalla con Ibra. Non un buon momento per lui.

Juan 5,5: alla seconda da titolare ma si vede che ancora non è al top. Manca la reattività dei tempi migliori e lo si vede nel vantaggio di Ibrahimovic, che lo anticipa nello stacco aereo. Poi un problema fisico (l'ennesimo) lo tira fuori dall'incontro.

Burdisso 6: una sufficienza raggiunta per merito del gol del momentaneo pari e per la voglia che ci mette. Dietro però la squadra è troppo fragile ancora, anche se le colpe sono soprattutto dei laterali. Lui ci mette la grinta, che per poco non lo porta anche al raddoppio nella ripresa.

Josè Angel 4,5: timido, impacciato, mai in grado di sfidare a testa alta Abate. Lo spagnolo incappa in una delle serate peggiori e il Milan sfrutta proprio la sua fascia per fare più male. Passano gli anni ma i problemi sempre gli stessi…

De Rossi 6: non eccelle, nel bene e nel male. Forse però comincia a sentire un po’ di stanchezza. Il numero di Cassano nella ripresa tra lui e Cassetti è emblematico, ma un piccolo passo a vuoto può capitare. Di certo in questi tipi di match non dovrebbe capitare.

Gago 6: sempre concreto, l’argentino è davvero uno dei più positivi di questa parte di stagione, ma il primo ad essere sacrificato quando c’è bisogno di spingere di più davanti.

Pizarro 6,5: una delle sue migliori partite, dove si fa notare per una maggiore velocità ed una inventiva che è quella che serve per cercare di creare qualcosa di pericoloso lì davanti. Corre fino alla fine e fa capire che non è la forma quella che gli manca.

Pjanic 6,5: il vero cuore pensante della squadra, a cui si unisce anche una buona fase d’interdizione. Ci prova anche su punizione ma non è fortunato. Meriterebbe qualcosa di più, ma sta crescendo.

Borini 5,5: si muove su tutto il fronte d’attacco come suo solito ma alla fine un infortunio muscolare lo mette ko chissà per quanto.

Osvaldo 5,5: Fare spalla a spalla con Nesta e Thiago Silva non è una passeggiata, si vede poco ma quando ha l’occasione di ribaltare tutto è Abbiati a negargli la gioia. Troppe pause all’interno dell’incontro e su questo deve migliorare.

Bojan 6: dal folletto spagnolo ci si aspetta sempre qualcosa di importante ma fa fatica ad emergere. Non rischia l’uno contro uno ma i suoi movimenti senza palla impensieriscono di tanto la retroguardia rossonera. E il gol nel finale lo premia come tra i migliori lì davanti. Ma serve molto di più.

Lamela 6: entra nel finale e si vede per qualche ottimo spunto, tra cui quello che porta al gol di Bojan. Non si possono chiedere però i miracoli ad un giovane come lui. E’ forse questo il vero problema.

Heinze 5,5: sostituisce un dolorante Juan nella ripresa ma non si fa vedere molto lucido, vedi l’atterramento di De Rossi per colpire la palla di testa, complice forse la foga del momento.