(di Daniele Petroselli)Tanto possesso palla ma alla fine si rischia qualcosa di troppo. Nel complesso però i miglioramenti della squadra di Luis Enrique si vedono e fanno ben sperare per il futuro. Ok Kjaer e Perrotta dietro, mentre rimane un'incognita Osvaldo.
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Inter-Roma, LE PAGELLE: De Rossi immenso, Borini la sorpresa
(di Daniele Petroselli) Tanto possesso palla ma alla fine si rischia qualcosa di troppo. Nel complesso però i miglioramenti della squadra di Luis Enrique si vedono e fanno ben sperare per il futuro. Ok Kjaer e Perrotta dietro, mentre rimane...
Stekelenburg sv: sfortunato protagonista della serata, grazie all’insensato gesto di Lucio che meritava il rosso e che neanche si è degnato di andare a sincerarsi delle condizioni dell’olandese. Se questo è un uomo… Maarten lo è di sicuro.
Lobont 6: tanti interventi ma sempre respinti, non rischia mai la presa e nel finale rischia un po’. Serve maggiore sicurezza ma comunque fa il suo dovere.
Perrotta 6,5: a sorpresa nel ruolo di terzino, si fa trovare pronto all’appuntamento sfoderando una prestazione di buona fattura, fatta di corsa e sacrificio in fase di copertura. Supera ben presto lo spaesamento dovuto alla nuova posizione, ma di certo nelle prossime partite vorrà un destino diverso da quello di stasera.
Kjaer 7: sicuro di sé e preciso nelle chiusure, nel finale di partita si immola in più di una occasione e salva il risultato. Ottimo esordio per lui, che con questa prestazione allontana anche i mugugni di qualche detrattote.
Burdisso 6,5: comanda sempre la difesa, rischiando ben poco. Nella ripresa incita i suoi compagni a resistere nel momento di maggior spinta dell’Inter e ottiene il risultato sperato.
Taddei 6: a fasi alterne il brasiliano, anche lui da inizio stagione adattato in questo ruolo inedito. Qualche errore di troppo nella prima parte, poi cresce con i minuti per poi tornare a soffrire nel finale i cambi di passo di Zarate e le folate di Jonathan.
De Rossi 7,5: dove c’era un pallone c’è lui. Dove c’è qualcuno da fermare, lui è lì a bloccarlo. Una serata da primo attore per il centrocampista, impreziosita da qualche numero di prestigio e da una calma olimpionica nel gestire ogni situazione. Non lo ferma neanche un bel colpo proibito di Sneijder nel finale.
Pjanic 6,5: ancora una prova buona del bosniaco, più in fase di copertura che in quella avanzata. Sempre meglio l’intesa con Daniele e sembra così che due dei tre posti disponibili lì in mezzo siano già occupati per un bel po’ di tempo.
Pizarro 7: al rientro il cileno era uno degli osservati speciali. E lui sale in cattedra, facendo vedere di adattarsi benissimo al nuovo ruolo, visto che ad inizio carriera è stato più a ridosso degli attaccanti. La stanchezza nel secondo tempo ci sta tutta, vista la mole di palloni e di incursioni fatte. Un’arma preziosa per il futuro.
Totti 6: impreciso e poco mobile nella prima parte di gara, poi sale nella ripresa con qualche assist e un po’ di movimento in più. Manca ancora però qualcosa nei meccanismi di gioco, gli serve del tempo per trovare la giusta collocazione.
Osvaldo 5,5: poco reattivo, sembra non al meglio della condizione, ma Luis Enrique insiste a tenerlo in campo. Sfiora il gol ad inizio ripresa, dove forse pecca in leziosità, come anche sul finale con qualche numero di troppo.
Borini 7: forse una prestazione del genere non se l’aspettava nessuno. Svaria per tutto l’attacco ed è uno dei pochi a creare qualcosa lì davanti nel primo tempo. Gioca senza remore e si guadagna i complimenti di tutti. Meglio non dipingerlo subito come un fenomeno, ma di certo se continua così si merita un posto da titolare.
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