Dovrebbe avere maggiore leggerezza vista l’assenza totale di concorrenza nel suo ruolo. Eppure dei tanti baby lì davanti sembra quello più impacciato. Poco prima della mezz’ora si divora un gol a un metro da Cragno. All’uscita dal campo nel primo tempo è l’unico volto triste. Prova a sorridere nella ripresa quando serve un bel pallone per Zaniolo, ma quanti stop sbagliati. La sveglia vera non è ancora suonata, e la pazienza sta per finire. (82’ Pastore 3: entra e si perde Joao Pedro che regala il gol a Ionita. Poi spreca una bella palla di Cristante provando un movimento senza senso. La cattiveria, questa sconosciuta. A volte sembra un giocatore anni ’60. E’ obbligatorio farlo giocare)