Cagliari-Roma 1-0 LE PAGELLE: Cristante senza R2. Ghilardi, un brutto quarto d’ora

I pugni dopo 5 minuti ad allontanare il primo pericolo e il cinque a Ndicka che gli evita un tu per tu a botta quasi sicura. Poi deve alzare la media voto con una parata reattiva su Esposito. Per tornare a essere il migliore in campo (facile oggi) ci vuole la ripresa: miracolo su Obert e attenzione altissima su Folorunsho. Purtroppo non basta a evitare la sconfitta. Troppo schiacciato in un inizio partita con tante difficoltà. Quando si alza la fascia sale di densità e intensità, ma non tanto di precisione in quegli uno-due che Gasp vorrebbe con maggiore frequenza. Nel finale ringhia per provare a portare a casa almeno un punto. Scivola subito ma si rialza al momento giusto andando a strappare il sorriso dalla bocca di Borrelli che cerca sempre di sorprenderlo alle spalle. Anche perché l’ivoriano continua a trovare difficoltà di equilibrio rischiando anche l’autogol a inizio ripresa. Spinge poco e copre con qualche singhiozzo di troppo. Gasp non gradisce e invita lo spagnolo a osare di più. Dopo mezz’ora scrolla un po’ i riccioli ma il bilancio finale resta negativo anche perché nella ripresa si mette a buttare palloni senza un motivo. Nervosissimo nel finale, ma almeno mostra carattere a differenza di altri. Da qualche partita ha perso un po’ di caffeina e si vede anche oggi soprattutto quando c’è da effettuare l’ultima scelta. A differenza di Tsimikas ha le idee chiare sulla doppia fase ma rimedia un rosso con Var a inizio ripresa che complica parecchio la strada romanista. Qualche buco sulla coperta portata a Cagliari. Su uno Folorunsho prova a far male dopo pochi minuti. Poi sembra mancare il tasto R2, quello che dovrebbe aumentare la velocità. E il gap si sente quando i centrocampisti del Cagliari premono sull’acceleratore. (62’ El Aynaoui 5,5: più corsa nel tentativo di abbassare il volume della Domus Arena) Anche lui tentenna nei primi minuti, poi apre il compasso cercando di aggiungere quegli strappi ampi e quei recuperi alti che permettono alla Roma di risalire a fatica la china. Nella ripresa torna a portare sterilmente il pallone. E poi il difetto cronico resta: anche quando ha la possibilità, evita sempre il tiro in porta. Deve far abbassare manubri e bilancieri a Palestra che in questo inizio stagione sembra imprendibile. Ma la differenza tra il greco e il 20enne è evidente. Sembra ancora quello che è arrivato a scuola qualche giorno dopo e deve ancora capire come funziona la classe. Mezzo voto in più per l’intelligente palla per Ferguson e per il salvataggio su Gaetano. (73’ Ghilardi 4,5: a rinforzare la diga nel finale, ma pure lui paga la tassa Palestra e si fa bucare come un dilettante sul gol) Tacchi, tocchi, dribbling e tanti falli subiti e più o meno fischiati. E’ l’unico nel primo tempo a cercare di creare qualcosa di inaspettato, ma non sempre trova complici adatti. Ha il suo bel da fare anche in fase di recupero. Poi, come accade spesso, si spegne pian piano. (62’ Ferguson 5,5: subito una grande occasione, ma ci riflette troppo. Poi fa salire la squadra col fisico) Gara più da Aspromonte che da Costa Smeralda. Se la cava con qualche tocca a verticalizzare ma nel complesso incide poco e viene spesso messo in mezzo dalla manovra sarda. Con l’uscita di Baldanzi si sposta più avanti, ma pure lui non ha i mezzi per fare la punta. (62’ Dybala 5: ha il compito di impreziosire le poche palle che arrivano davanti. Non ci riesce. E poi servirebbe anche altro) Il Frodo di Poggibonsi cerca l’anello magico per interrompere un digiuno lungo un anno. Gioca in spazi stretti cercando di far valere la tecnica contro Luperto che ha tutto un altro fisico Il tiro è sempre da 0-0 nonostante il tanto impegno nel trovarlo. Ammirevole per impegno, questo sì. Esce dopo il rosso di Celik. (54’ Rensch 5,5: deve pensare più a tamponare la perdita che affondare. Lo fa con fatica) Acciacchi e non solo. La Roma in Sardegna inizia col ritmo vacanziero rischiando molto e rimanendo troppo schiacciata. Tanti anche gli errori tecnici di un primo tempo in cui i giallorossi non si rendono mai seriamente pericolosi. Nella ripresa a mettere ancora la strada più in salita arriva il rosso a Celik. Ma in generale la Roma tra Napoli e Cagliari è apparsa in preoccupante involuzione.