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Serie A, l’inizio del campionato non è a rischio. Tamponi e stadi i due nodi

La data di partenza resta quella del 19 settembre. La Figc chiede di ridurre la frequenza dei test; dal prossimo mese eventi all'aperto con massimo mille spettatori

Redazione

Crescono i contagi da coronavirus anche nel mondo del calcio, ma l'inizio del campionato di Serie A, attualmente, non è a rischio. Lo ha detto ieri in un'intervista Enrico Castellacci, l'ex medico della Nazionale: "In vacanza qualche contagio può capitare, durante i ritiri i calciatori saranno blindati". L'intenzione resta quella di ricominciare il 19 settembre, come riportato da "La Gazzetta dello Sport": sì alla cautela, ma la data di partenza rimane quella annunciata a inizio mese. I nodi sono quelli relativi ai tamponi e alla riapertura degli stadi. Il Comitato Tecnico-Scientifico esaminerà a breve la richiesta della Figc, che vorrebbe ridurre la frequenza dei test, passando da quattro a sette giorni. Per quanto riguarda il ritorno dei tifosi negli impianti, il rialzo dei contagi non gioca a favore delle "porte aperte". In ogni caso, dal 1 settembre saranno consentiti eventi sportivi all'aperto con un massimo di mille spettatori, con la possibilità di ampliare il numero con il consenso dei presidenti delle Regioni e del Cts.