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Russia, Capello resta il Ct ma c’è chi lo critica “Eliminati per colpa sua e del, portiere”

Don Fabio resta fino al 2108 quando i Mondiali si giocheranno proprio a Mosca.

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Fabio Capello resta ct della Russia nonostante il mancato approdo agli ottavi in Brasile. "Si tratta di un professionista di alto livello che ha fatto un grande lavoro nel calcio russo e senza dubbio deve continuare a lavorare con la nazionale", ha dichiarato il presidente della federcalcio russa, Nikolai Tolstik.

Il contratto del tecnico friulano scade nel 2018, l'anno in cui in cui i mondiali si terranno per la prima volta in Russia. Non mancano pero' le critiche a Capello: sulla Runet, come si chiama la rete che scrive in cirillico, sono dilagate le prese di posizione di tifosi e opinionisti che hanno ricordato come l'"allenatore piu' pagato di sempre" non abbia portato "i risultati sperati".

L'attacco piu' duro dal mondo del calcio russo e' stato quello dell'ex presidente dello Spartak di Mosca, Andrei Chervichenko, il quale ha indicato Capello e il portiere Tolstikh come i "principali colpevoli" della debacle russa. "Se hanno una coscienza, devono prendere l'esempio della nazionale italiana e dimettersi", ha consigliato Chervichenko. Molti siti sportivi, come sportbox.ru, hanno lanciato sondaggi tra i lettori sull'opportunita' o meno che Capello rimanga al suo posto, facendo comunque notare che con il ct italiano la Russia e' riuscita a qualificarsi per i mondiali per la prima volta in 12 anni.