news calcio

Mondiali 2014, Traversa indimenticabile, Pinilla gli dedica tre tatuaggi

Quel centimetro che ha fatto tirare un sospirone di sollievo al Brasile, poi vincente ai rigori, e negato il successo e i quarti di finale a un Cile valente e sfortunato

finconsadmin

Fortuna e tatuaggi. Della prima, Mauricio Pinilla è evidentemente sprovvisto: basta dare un occhio al tremendo derechazo che al 120' di Brasile-Cile ha spaccato la traversa di Julio Cesar, entrando di diritto tra i possibili episodi clou dei Mondiali 2014. I secondi, invece, come noto certamente non mancano sul corpo dell'attaccante del Cagliari.

Ma fortuna e tatuaggi, per Pinilla, sono legati l'uno all'altro. E così, il giocatore ha deciso di aggiungere un nuovo disegno artistico alla sua infinita collezione. Quale? Proprio la giocata che avrebbe potuto cambiare le sorti del Cile, del Brasile e della Storia, riprodotta dal suo tatuatore di fiducia, Marlon Parra.

A comunicare al mondo la sua strana decisione è stato l'account Twitter del Tattoo Rockers, studio di tatuaggi di Santiago del Cile dove, appunto, Pinilla si reca abitualmente quando torna in patria. In esso vengono riproposte le varie fasi della realizzazione del disegno. Che non prevede solo il disegno: come didascalia il centravanti ha infatti scelto la frase "One centimeter from glory", ovvero "A un centimetro dalla gloria".

Quel centimetro che ha fatto tirare un sospirone di sollievo al Brasile, poi vincente ai rigori, e negato il successo e i quarti di finale a un Cile valente e sfortunato. E se chiunque, probabilmente, avrebbe voglia di dimenticare in fretta, Pinilla ha scelto di agire diversamente. Tatuandosi quel fotogramma sul corpo, prima ancora che nel cervello.

Pinilla, però, non si è fermato qui. Sulla tempia sinistra si è infatti fatto imprimere la scritta "Blessed", su quella destra "For life". Benedetto per la vita, insomma, anche se al Mineirão di Belo Horizonte l'impressione, calcisticamente parlando, è stata di segno opposto.

Tra i commenti sottostanti, non manca chi stigmatizza la decisione del giocatore di scolpire sulla pietra dei muscoli un istante doloroso per il popolo calcistico cileno. Su tutti, ne spicca uno: "Perché ricordare un quasi goal? Perché ricordare per sempre che la tua carriera è stata un costante quasi?".