Da Meldola, piccolo paese della Romagna, a Recife, nel cuore dello stato brasiliano del Pernambuco, passando per Tokyo: continua a correre il "samurai italiano" Alberto Zaccheroni, commissario tecnico del Giappone, che questa notte, alle 3, fara' l'esordio ai Mondiali di calcio, contro la Costa d'Avorio. Sessantuno anni compiuti ad aprile, "Zac" guida la Nazionale dell'Estremo oriente dall'estate 2010. Molti i recenti successi dell'allenatore italiano: nel 2011 ha vinto la Coppa d'Asia ed e' stato ricevuto ufficialmente dall'imperatore Akihito mentre lo scorso anno ha conquistato la Coppa dell'Asia orientale (la prima nella storia del Giappone) ed ha staccato il primo biglietto in assoluto per la kermesse iridata appena iniziata.
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Mondiali 2014, Gervinho: “Qui in Brasile in buona forma e con un ottimo stato d’animo”. Oggi sfida Zaccheroni
Il tecnico romagolo teme la fisicità degli africani guidati dall'attaccante della Roma.
Adesso il tecnico romagnolo sogna di superare il girone eliminatorio, ripetendo quanto fatto da Cesare Maldini, quando era al comando del Paraguay, fermatosi nel 2002 agli ottavi di finale contro la corazzata Germania poi finalista.
Per farlo il suo Giappone deve passare il girone C, dove affronta Grecia, Colombia e Costa d'Avorio. Primo avversario saranno proprio i "temibili" africani, guidati dal romanista Gervinho, da Drogba e da Yaya Toure'. "La fisicita' e' una delle caratteristiche piu' importanti della Costa d'Avorio. Quanto possa pesare nell'andamento della partita dipendera' dalla nostra interpretazione. Dobbiamo essere bravi e puntare sulle nostre armi", ha detto Zaccheroni. "Il nostro unico limite e' quello fisico; come tattica e tecnica invece il Giappone ha ben poco da invidiare alle altre Nazionali", ha puntualizzato il tecnico italiano. Gervinho, intanto, si e' detto ottimista: "Siamo arrivati in Brasile in buona forma e con un ottimo stato d'animo"
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